Caldo torrido, Uggè: “Pensiamo anche agli autisti dei tir”

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“Caldo torrido: a rischio anche i camionisti”. Paolo Uggè, presidente della Fai, la Federazione degli autotrasportatori Italiani aderente a Conftrasporto-Confcommercio, lancia l’allarme e chiede che vengano rispettate le norme sui tempi di carico e scarico delle merci.

“Quando l’autista è coinvolto nelle fasi di carico e scarico, è spesso soggetto a tempi d’attesa prolungati, che possono provocare forti disagi, considerato che il più delle volte quest’attività è svolta sotto il sole cocente, comunque a temperature elevate – spiega Uggè – Ricordo che esistono regole ben precise, che prevedono sanzioni in caso di un prolungamento dei tempi di attesa o delle operazioni alle quali concorre anche l’autista”.

Per il presidente di Fai-Conftrasporto, il caldo di questi giorni, del quale si sta tanto discutendo in rapporto alle categorie di lavoratori più esposte al rischio, la violazione di queste norme può incidere anche sulla sicurezza stradale: “Se un autista si mette in marcia dopo aver compiuto manovre faticose sotto il sole cocente per un tempo prolungato rispetto al previsto, si possono immaginare condizioni di lavoro non ottimali. Le norme sono semplici e di buonsenso: facciamole rispettare”.

Anche la fluidità del viaggio è, per Uggè, un elemento da considerare sul piano del benessere degli autisti e della sicurezza: “Per troppo tempo le opere infrastrutturali sono rimaste bloccate per la politica dei ‘no’. La ripartenza, con l’annunciata riapertura da parte del ministro Salvini di iniziative, dalla Gronda di Genova al Ponte sullo Stretto, è un fatto positivo (finalmente!), che condividiamo. Un Paese connesso non è solo economicamente più competitivo, ma incide anche sulla qualità della vita di chi lavora ‘on the road’”, conclude il presidente di Fai-Conftrasporto.