Ruote d’Italia: “Le proposte di FAI-Conftrasporto al Ministro Salvini”

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Ruote d'Italia:

La scorsa settimana si è tenuto un incontro da remoto con i funzionari del MIT incentrato sul tema incentivi.

I chiarimenti più importanti che abbiamo ottenuto riguardano in pirmis i CREDITI DI IMPOSTA del 12% relativi agli acquisti di gasolio effettuati nel II trimestre 2022: sono finalmente pervenute le necessarie autorizzazioni da Bruxelles che consentono la fruibilità dei restanti crediti di imposta del 12% relativi agli acquisti gasolio 2 trimestre 2022, fino al 30 giugno 2024.
Come molti di voi avranno potuto notare, sono già ricominciati i trasferimenti nei cassetti fiscali delle imprese che ancora non visualizzavano i summenzionati crediti. SI prevede che le operazioni di trasferimento si concluderanno approssimativamente entro la prima decade di febbraio.
Insieme a questi crediti, saranno inoltre trasferiti anche alcuni residui di istanze in autotutela su crediti di imposta del 28% relativi agli acquisti di gasolio del I trimestre 2022. Contestualmente saranno trasferiti anche i crediti Ad Blu (risalenti al I invio) di circa 140 imprese che erano sfuggiti a Sogei.
Per quanto attiene i CREDITI DI IMPOSTA del 12% relativi agli acquisti di luglio 2022, la questione è un po’ più complessa. Come ricorderete, la Legge di Bilancio 2024 ha stanziato solo 20 milioni, mentre non è stata accolta la norma che avrebbero consentito l’impiego dei residui 70 milioni delle domande del conto proprio, mentre le domande recentemente caricate sul portale ADM si attestano a 58 milioni.
Verranno quindi effettuate le opportune verifiche e sarà emanato un decreto dirigenziale con la riparametrazione delle risorse e le necessarie precisazioni.

Si è inoltre riunito il direttivo Unatras, per discutere, tra le altre cose dei temi in vista del prossimo incontro del 7 febbraio con il Ministro Salvini. 

Fai Conftrasporto solleciterà il Ministro affinché indichi un riferimento che abbia capacità di rappresentare politicamente il suo dicastero: nonostante gli sforzi profusi dal Ministro, i suoi molteplici impegni, uniti a quelli del suo vice, rendono talvolta difficoltoso quel dialogo politico costante, di cui un settore importante come l’autotrasporto (che è il motore del Paese, non ci stancheremo mai di dirlo!) necessita. Abbiamo importanti riferimenti tecnici, quali i funzionari del MIT, ma la politica non può e non deve in nessun caso rimanere indietro: anzi! È proprio da un confronto Politico che devono emergere delle soluzioni concrete per i tanti problemi del settore che, spesso, finiscono per gravare su tutto il “sistema Paese”.

Vale la pena ricordarne alcuni:

  • La Permeabilità Alpina: gli incalcolabili danni economici al sistema Paese, dovuti ai ritardi nell’attraversamento dell’Arco Alpino, non sono più tollerabili
  • La SICUREZZA DEI PAGAMENTI DEI CONTRIBUTI spettanti alle imprese – a partire dalle domande per incentivi sugli investimenti 2020 e formazione
  • Lo stanziamento di ulteriori RISORSE per l’ammodernamento del parco veicolare – ultime risorse stanziate dal Ministro Giovannini – si era parlato di un fondo “importante” per il rinnovo del parco veicolare poi più nulla
  • La a definitiva attivazione del TAVOLO DELLE REGOLE (trasporti eccezionali; Tempi di carico e scarico della merce: con la nostra proposta di rafforzamento della normativa esistente oltre all’innalzamento della misura dell’indennizzo per il superamento del periodo di franchigia;Tempi di pagamento delle prestazioni di trasporto; la Periodica pubblicazione dei valori di riferimento; l’ Attuazione normativa di accesso alla professione..
  • CARENZA DI AUTISTI In Italia mancano 20mila autisti: oltre a condividere la posizione della Commissaria Europea ai Trasporti Adina Valean (dalla guida accompagnata a 17 anni al conseguimento della patente C a 18 anni, fino al riconoscimento delle qualifiche professionali dei lavoratori provenienti da Paesi extra EU) Fai Conftrasporto ritiene che il recente “Piano Mattei” con le risorse stanziate sul capitolo relativo alla formazione professionale, possa essere lo strumento concreto per l’attivazione di corsi di formazione CQC nei paesi interessati dal Piano

Di proposte ne abbiamo in quantità: vediamo il Ministro quali sforzi metterà in campo!

Un caro saluto

Carlotta Caponi
Segretario Generale FAI